L’anno scorso le esportazioni del comparto hanno registrato un boom del 34%.
Vale 750 milioni di euro il comparto delle caramelle in Italia, e a mangiarle abitualmente sono 25 milioni di persone. I numeri arrivano da uno studio Bva Doxa condotto per Unione Italiana Food.Il 57% degli italiani le mangia almeno due volte la settimana, meglio al pomeriggio (39%) che la mattina (30%) o dopo cena (12%). Il 45% le sceglie per rinfrescarsi l’alito, il 40% per concedersi qualcosa di buono (40%) e il 38% per combattere il mal di gola. Le caramelle preferite sono le mentine (49%), seguite dalle gommose (48%) e dalle dure (39%). Subito dietro le gelee (31%), le mou/toffee (27%), le pastiglie (23%) e i lecca-lecca (10%). Tra i gusti più apprezzati menta, eucalipto e anice (57%), seguiti da agrumi (46%) e liquirizia (40%). Il 78% acquista caramelle per gli adulti, solo il 12% per i bambini sotto i sei anni.
Dopo un difficile 2021, dovuto agli effetti negativi della pandemia e alle restrizioni, le caramelle made in Italy sembrano in forte ripresa. Secondo Unione Italiana Food la produzione nazionale si è attestata a 89.424 tonnellate (-6% rispetto al 2020), ma il calo è stato bilanciato dalle performance dell’export: lo scorso anno hanno varcato i confini nazionali ben 19.172 tonnellate di caramelle, il 34% in più rispetto al 2020, per un valore di 64 milioni di euro. Il trend positivo è proseguito nei primi 6 mesi del 2022, che hanno visto l’export crescere del 28%.