Crescita e prospettive del gruppo doValue nel settore dei crediti non performing
doValue è uno dei principali attori in Italia e in Europa nella gestione indipendente di crediti, con una forte specializzazione nella gestione di crediti non performing. Questo tipo di crediti, che rappresentano debiti di difficile recupero per le banche, è un settore chiave per il gruppo, che lavora a stretto contatto con banche e istituzioni finanziarie pubbliche e private per ottimizzare il recupero di tali crediti.
Il gruppo doValue è noto per gestire l’intero ciclo di vita dei crediti, offrendo una gamma completa di servizi correlati, che spaziano dalla due diligence all’assistenza legale, fino alla governance e qualità dei dati. Inoltre, il gruppo fornisce servizi immobiliari, essenziali nella gestione dei patrimoni derivanti dai crediti. Grazie a questa combinazione di servizi, doValue è in grado di fornire un servizio completo e altamente qualificato ai propri clienti, sia pubblici che privati.
Negli ultimi anni, il gruppo ha mostrato risultati finanziari altalenanti ma con un costante impegno verso l’efficienza e la crescita. Analizzando i bilanci degli ultimi quattro anni, emerge un quadro interessante dell’andamento economico di doValue.
Analisi dei risultati finanziari
Nel 2023, doValue ha registrato ricavi complessivi pari a 481,71 milioni di euro, un calo rispetto ai 559,78 milioni del 2022 e ai 565,14 milioni del 2021. Questa flessione riflette le difficoltà generali del mercato e le sfide affrontate dal gruppo nella gestione dei crediti. Tuttavia, nel 2020, i ricavi erano stati pari a 419,32 milioni, mostrando comunque un incremento significativo negli anni successivi alla pandemia.
L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) ha seguito una tendenza simile. Nel 2023, si è attestato a 158,04 milioni di euro, in calo rispetto ai 186,57 milioni del 2022 e ai 169,05 milioni del 2021. Tuttavia, il margine EBITDA è rimasto stabile intorno al 32,81%, dimostrando una gestione efficiente dei costi operativi. Questo dato rispecchia la capacità di doValue di mantenere una certa solidità nonostante le fluttuazioni nei ricavi.
Redditività e performance
L’utile operativo del 2023 è stato di 63,01 milioni di euro, in calo rispetto ai 110,97 milioni del 2022, ma comunque superiore ai 68,92 milioni del 2021 e ai 38,20 milioni del 2020. L’EBIT margin, che misura la redditività operativa, è sceso al 13,08% nel 2023, rispetto al 19,82% dell’anno precedente. Questo indica un certo rallentamento nelle performance operative, anche se il gruppo ha mostrato una resilienza considerevole nel mantenere una redditività solida in un contesto economico complesso.
Per quanto riguarda il risultato ante imposte, nel 2023 si è registrato un calo significativo a 26,65 milioni di euro, rispetto ai 61,22 milioni del 2022. Questo dato mette in luce le difficoltà affrontate dal gruppo nell’ultimo anno, influenzato da fattori economici e di mercato esterni. Tuttavia, il gruppo ha dimostrato di poter gestire la propria struttura finanziaria in modo efficace, mantenendo una posizione di leadership nel settore.
Patrimonio e struttura finanziaria
Un altro dato interessante è la posizione finanziaria netta (PFN), che si è attestata a 475,65 milioni di euro nel 2023, in miglioramento rispetto ai 429,86 milioni del 2022 e ai 401,79 milioni del 2021. Questo miglioramento riflette un aumento della liquidità disponibile e una gestione oculata del debito, elementi fondamentali per mantenere la stabilità finanziaria del gruppo.
Il patrimonio netto del gruppo, invece, è sceso a 104,69 milioni di euro nel 2023, rispetto ai 180,92 milioni del 2022. Questo calo evidenzia una riduzione del valore patrimoniale, probabilmente legata alle difficoltà incontrate nel recupero dei crediti e alla flessione dei risultati netti.
Inoltre, il capitale investito è sceso a 580,35 milioni di euro nel 2023, rispetto ai 610,78 milioni del 2022 e ai 595,79 milioni del 2021. Questa diminuzione del capitale investito riflette un’attenta gestione delle risorse da parte del gruppo, che cerca di ottimizzare il proprio portafoglio e migliorare l’efficienza operativa.
Indicatori di performance
Infine, gli indicatori di performance come il ROE (Return on Equity) e il ROI (Return on Investment) forniscono ulteriori indicazioni sulla salute finanziaria del gruppo. Nel 2023, il ROE è stato negativo, pari al -13,03%, in netto calo rispetto al 14,63% del 2022. Questo calo riflette la riduzione del patrimonio netto e dei risultati netti. Tuttavia, il ROI è rimasto relativamente solido, attestandosi al 10,86% nel 2023, nonostante il calo rispetto al 18,17% del 2022. Questo dimostra che, nonostante le difficoltà, il gruppo è riuscito a mantenere una certa efficienza nell’utilizzo del capitale investito.